Cosa fare nei primi mille giorni di vita di un bambino

Cosa fare nei primi mille giorni di vita di un bambino

31/Ago/2022 | in Salute
Cosa fare nei primi 1000 giorni di vita di un bambino

I primi mille giorni di vita di un bambino sono di estrema importanza, in quanto proprio in questo periodo - compreso tra il concepimento e i due anni di età - si pongono le basi per un adeguato sviluppo fisico e psichico del bambino. Per questo motivo il Fondo Sanimoda ha inserito una sezione denominata “Primi mille giorni: copertura per le future mamme” in entrambi i Piani sanitari (Plus e Premium), attraverso la quale si intende coinvolgere le famiglie in un modello unico al mondo focalizzato sulle primissime fasi di sviluppo del bambino, che integra tecnologie e conoscenze all’avanguardia nel campo della medicina molecolare, dell’educazione/formazione e dei dispositivi portatili, per prevenire l’insorgenza delle malattie non trasmissibili mediante:
  • percorsi di educazione personalizzati sulla base delle caratteristiche cliniche/sociali dell’individuo focalizzati sulla nutrizione, sull’attività fisica e in generale sulle attività legate al benessere e alla salute della persona;
  • consulenza ostetrico/ginecologica: i medici UniSalute forniranno alle future mamme tutta la consulenza medica di cui hanno bisogno attraverso una linea telefonica dedicata in stretto contatto con i nostri medici specialisti: consulenza ostetrica ginecologica per fornire informazioni prima e dopo il parto, per la cura e il benessere del bambino.
I primi mille giorni di vita del bambino sono anche oggetto di un apposito documento redatto dal Ministero della Salute e intitolato “Investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi mille giorni di vita”, un “Documento di indirizzo per genitori, operatori sanitari e policy maker, per la protezione e promozione della salute dei bambini e delle generazioni future”. Vediamo insieme cosa fare nei primi mille giorni di vita del bambino, dal concepimento fino al compimento dei due anni di età, secondo le linee guida ministeriali.

Primi mille giorni di vita di un bambino: i sette periodi analizzati

Il documento è suddiviso in sette distinti periodi che compongono i primi mille giorni di vita di un bambino, a cominciare dal periodo preconcezionale, il tempo cioè che intercorre tra il momento in cui la donna/coppia è aperta alla procreazione e il concepimento. I sette periodi analizzati sono i seguenti:
  1. periodo preconcezionale;
  2. primo trimestre di gravidanza;
  3. secondo e terzo trimestre di gravidanza;
  4. travaglio-parto-nascita;
  5. primo mese di vita;
  6. primo anno di vita;
  7. secondo anno di vita.
Ogni periodo è analizzato partendo dai fattori di rischio e fissando degli obiettivi, sintetizzati in modo molto semplificato dal sito www.genitoripiu.it.

Cosa fare nei primi mille giorni

Il progetto GenitoriPiù propone otto azioni di provata efficacia da attuare durante i primi mille giorni di vita del bambino:
  • attenzione alla salute nel periodo periconcezionale;
  • astensione da alcol e fumo;
  • sicurezza ambientale;
  • allattamento;
  • posizione supina nel sonno;
  • vaccinazioni;
  • lettura precoce.
IMMAGINE Queste azioni, se eseguite in modo corretto, possono proteggere il bambino da:
  • malformazioni congenite;
  • nascita pretermine basso peso alla nascita e mortalità neonatale;
  • morte in culla (SIDS);
  • infezioni e problemi respiratori;
  • incidenti e traumi;
  • obesità e malattie del sistema ormonale;
  • difficoltà cognitive, relazionali ed altri disturbi del neurosviluppo;
  • tumori;
  • malattie infettive.
Scopriamo insieme queste otto azioni.

1. Se desiderate una gravidanza, pensateci prima

Abbiamo detto che nei primi mille giorni di vita del bambino si calcola anche il periodo preconcezionale, perché è proprio in questa fase che si inizia a mettere le basi per una buona salute del futuro nascituro. Cosa fare?
  • Aver cura della propria salute riproduttiva e sessuale fin dall’infanzia, per evitare che patologie o comportamenti scorretti e dannosi possano compromettere la fertilità futura;
  • assumere acido folico per ridurre i rischi di alcune patologie congenite prima del concepimento o se si programma una gravidanza;
  • fare il test Hiv, per proteggere se stessi, il partner e il bambino;
  • non fumare ed evitare l'esposizione al fumo passivo e astenersi completamente dalle bevande alcoliche;
  • verificare la condizione immunologica della donna, in particolare in relazione ad alcune infezioni come rosolia, morbillo, pertosse, epatite B, ed effettuare alcune vaccinazioni;
  • evitare eventuali esposizioni ambientali lavorative o domestiche nocive;
  • fare attenzione nell’assunzione di farmaci.
  • seguire una dieta equilibrata fin da prima del concepimento.
Per maggiori dettagli, cliccare qui.

2. Proteggete il vostro bambino prima e dopo la nascita, dentro e fuori casa

I bambini sono particolarmente vulnerabili a incidenti e rischi, e la loro sicurezza passa necessariamente dalle azioni compiute dai genitori.
  • Trasportare in modo sicuro i bimbi in auto;
  • indossare le cinture di sicurezza in gravidanza;
  • mettere in campo alcune accortezze per trasportare i bambini in sicurezza in bicicletta;
  • non portare bambini più piccoli di 5 anni in moto;
  • rispettare l’obbligo di dispositivi anti-abbandono in auto;
  • prevenire cadute, contusioni, ustioni, il soffocamento, l’avvelenamento, l’annegamento, seguendo alcuni accorgimenti;
  • scegliere i giocattoli più adatti ai bambini;
  • ridurre l’esposizione agli inquinanti atmosferici;
  • fare attenzione all’esposizione dei bambini al sole;
  • prestare attenzione all’utilizzo di prodotti per il corpo e di farmaci;
  • proteggere i bambini dai campi elettromagnetici.
Per approfondire, invitiamo a consultare la sezione dedicata, qui.

3. Non bevete bevande alcoliche in gravidanza e in allattamento

“Il consumo di bevande alcoliche durante la gravidanza e l’allattamento ha effetti dannosi sulla salute del bambino. Qualsiasi bevanda alcolica passa la barriera placentare ed è presente nel latte: quando una mamma la beve, anche il bambino la “beve” con lei.”
Gli effetti dannosi dell’alcol in gravidanza o durante l’allattamento sulla salute del bambino sono prevenibili non consumando bevande alcoliche, nemmeno nel periodo preconcezionale o in piccole dosi. Non esiste, infatti, una dose ritenuta sicura per la mamma e per il bambino.

4. Non fumate in gravidanza e davanti al bambino

Che il fumo sia nocivo per la nostra salute è noto ormai da decenni, e rappresenta un pericolo anche per la salute del bambino, fin dal periodo preconcezionale. In effetti, il fumo di sigaretta può provocare perdita della fertilità. Per questo motivo, si raccomanda di non fumare/smettere di fumare, ma anche di evitare luoghi nei quali è consentito fumare per non esporsi al fumo passivo.

5. Allattate il vostro bambino

“L'allattamento è il modo naturale di alimentare il neonato ed offre vantaggi per la sua salute e quella della madre e di tutta la società. Fornisce al bambino tutti i nutrimenti di cui ha bisogno per i primi sei mesi di vita ed è importante anche dopo.”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento esclusivo al seno fino ai 6 mesi di età e continuato fino ai 2 anni, per le seguenti ragioni:
  • rafforza e consolida il legame del neonato con la madre (bonding);
  • fornisce al neonato un’alimentazione completa (aspetti nutrizionali);
  • protegge il neonato dalle infezioni, anche grazie al ruolo svolto dal colostro (immunizzazione);
  • porta importanti benefici alla salute della madre.
Per approfondire, cliccare qui.

6. Mettetelo a dormire a pancia in su

Prendersi cura del bambino quando va a fare la nanna è importantissimo per prevenire la cosiddetta “morte in culla”, o SIDS (Sudden Infant Death Syndrome). Sebbene le cause della SIDS non siano note, sono stati individuati alcuni comportamenti in grado di ridurne sensibilmente l'incidenza:
  • la posizione a pancia in su nel sonno. È proprio la posizione nel sonno a rappresentare il fattore di rischio più rilevante;
  • la protezione del bambino dal fumo;
  • la creazione di un ambiente di sonno adeguato (ad esempio, non troppo caldo);
  • l’allattamento;
  • l’uso del succhiotto dopo il primo mese di vita e seguendo opportune precauzioni.

7. Proteggetelo con le vaccinazioni

Oggi sono previste molte più vaccinazioni ai bambini rispetto al passato, perché è aumentata la capacità da parte della comunità medica e scientifica di sviluppare farmaci efficaci nel prevenire l’insorgenza di numerose malattie. Sono 10 i vaccini resi obbligatori dal decreto vaccini del 2017. Per maggiori dettagli e per il calendario vaccinale aggiornato si rimanda alla pagina del Ministero della Salute dedicata, qui.

8. Leggete un libro insieme al vostro bambino

“Leggere al bambino rende più intensi i rapporti affettivi tra il genitore che legge o racconta ed il bambino che ascolta; favorisce lo sviluppo del linguaggio, arricchisce la memoria e stimola la fantasia. In sintesi, accresce le capacità dei genitori ed è per lui un forte stimolo cognitivo.”
Dedicare del tempo nell’arco della giornata alla lettura di un bel libro adatto all’età del bambino può favorire lo sviluppo del linguaggio, la creatività e il legame con i genitori.

Conclusioni

Insomma, i primi mille giorni di vita di un bambino rappresentano un periodo di fondamentale importanza per il suo sviluppo e per la sua salute psico-fisica, e richiede l’impegno non solo dei genitori ma anche della comunità medica e dei policy maker, che devono promuovere politiche di sostegno alla genitorialità. Per una fotografia più completa e articolata, si rimanda al documento ministeriale summenzionato, disponibile online qui.

Autore: Redazione Sanimoda
Tags: primi mille giorni di vita salute del bambino gravidanza