I Piani Sanitari del Fondo Sanimoda prevedono il pagamento delle spese sostenute per trattamenti di chinesiterapia, insieme a quelli di fisioterapia, osteopatia, riabilitazione cardiologica e neuromotoria, post-intervento e a seguito di infortunio. Per maggiori dettagli invitiamo a consultare le guide ai Piani Sanitari, qui.
Ma cos’è la chinesiterapia, altrimenti detta kinesiterapia? Si tratta, come vedremo più nel dettaglio, della pratica della chinesiologia o kinesiologia, una forma di terapia che utilizza il monitoraggio muscolare, definito biofeedback, per esaminare gli squilibri che possono causare malattie nel corpo, eseguita da professionisti laureati in Scienze Motorie.
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è la chinesiterapia, a cosa serve e quali sono le terapie praticate.
Cos’è la chinesiterapia
Di cosa parliamo in questo articolo
Il termine chinesiterapia deriva dall’unione di due parole greche, “kinésis” (movimento) e “therapeía” (terapia). La kinesiologia, quindi, è definibile come “lo studio del movimento”, basato su una forma di terapia che utilizza, appunto, il movimento fisico per valutare la presenza di eventuali disturbi o squilibri e provare ad alleviarne i sintomi.
Questa terapia comprende sia l’analisi scientifica di come gli esseri umani si muovono, sia l’applicazione pratica di questa conoscenza per ottimizzare il movimento e le prestazioni umane.
Secondo questo approccio, il modo in cui i nostri corpi si muovono influisce su tutto ciò che facciamo. A livello micro e macro, l’attività fisica può quindi aiutare a prevenire le malattie e promuovere il benessere fisico e mentale.
Il chinesiologo è un medico?
La risposta è no, il chinesiologo non è un medico, ma un dottore in Scienze Motorie.
Non si tratta, quindi, di una professione medica o sanitaria, ma di una professione per il benessere della salute.
Da questo punto di vista, quindi, è bene distinguere tra:
- fisiatra: è un medico laureato in medicina e chirurgia, con una specializzazione in fisiatria;
- il fisioterapista: non è un medico, ma la sua figura rientra nelle cosiddette professioni sanitarie – più precisamente delle professioni sanitarie riabilitative – questo vuol dire che può lavorare in strutture sanitarie, pubbliche o private in regime di dipendenza o come libero professionista. Si diventa fisioterapista dopo aver conseguito una Laurea in Fisioterapia;
- osteopata: dal 2018 è stato riconosciuto come un professionista sanitario. Per operare in questo ambito è necessario seguire e completare un percorso di studi dedicato, anche se ad oggi non è ancora obbligatorio o previsto un Corso di Laurea in Osteopatia o una formazione universitaria, ma le cose potrebbero e dovrebbero cambiare nel prossimo futuro.
Per approfondire le professioni sanitarie riconosciute dal Ministero della Salute, invitiamo a consultare questa pagina.
Cosa fa un chinesiologo?
Secondo quando riportato sul sito della Unione Nazionale Chinesiologi (U.N.C.), le attività del chinesiologo riguardano il movimento umano razionale attivo a indirizzo:
- educativo, come l’educazione fisica nelle scuole;
- preventivo, come la ginnastica posturale e quella di mantenimento, la ginnastica per la terza età, il fitness, ecc.;
- formativo, come la ginnastica per bambini, per giovani, ecc.;
- ricreativo, come la ginnastica con musica, l’animazione, i giochi, ecc.;
- sportivo, come la preparazione atletica, gli allenamenti, ecc;
- adattato, che consiste in un’attività fisica in cui i movimenti sono programmati, strutturati e ripetuti adattandoli alla condizione di salute dell’utente;
- compensativo, ovvero attività motorie che mirano alla prevenzione di deviazioni della struttura corporea, disarmonie morfologiche ed alterazioni degli schemi motori.
La kinesiologia ha quindi applicazioni dirette al fitness e alla salute, incluso lo sviluppo di programmi di esercizi per persone con e senza disabilità, la conservazione dell’indipendenza delle persone anziane, la prevenzione delle malattie dovute a traumi e negligenza e la riabilitazione delle persone dopo malattie o lesioni.
Come si pratica la chinesiterapia?
I chinesiterapisti forniscono una terapia riabilitativa concentrandosi sull’esercizio terapeutico, sul ricondizionamento e sull’educazione fisica.
Come si pratica, quindi, questa disciplina? In cosa consiste il lavoro del chinesiologo?
- Analisi della storia medica dei pazienti;
- valutazione del livello di forma fisica dei pazienti;
- pianificazione di programmi di fitness ed esercizi;
- creazione di piani di esercizi personalizzati per ogni paziente;
- rilevamento e monitoraggio di parametri come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, ecc.
Attraverso la chinesiterapia l’obiettivo è quello di modificare, mediante esercizi attivi, passivi o strumentali, l’esecuzione del movimento nel caso in cui sussistano danni a livello del sistema nervoso centrale o dell’apparato osteo-mioarticolare.
Questi esercizi terapeutici migliorano la forza, la mobilità e la resistenza dei pazienti funzionalmente limitati o che richiedono un ricondizionamento a lungo termine, e possono essere eseguiti anche con l’ausilio di attrezzi come elastici, bastoni, tappetini, palloni, cyclette, tapis-roulant, e così via.
Quando rivolgersi a un chinesiologo?
Un chinesiterapista rappresenta un ponte tra la malattia acuta e il benessere fisico; tecnicamente, si fa ricorso a un professionista del genere quando si è completata la terapia tradizionale, dietro indicazione dell’ortopedico o del fisiatra.
Le principali ragioni per sottoporsi a chinesiterapia sono le seguenti:
- prevenire gli infortuni: dopo una accurata valutazione, un chinesiologo creerà un programma di esercizi e progressioni che aiuteranno il paziente a diventare più forte riducendo al contempo il rischio di lesioni o recidive;
- riprendersi da un infortunio: in seguito a danni come una lesione della cuffia dei rotatori, lacerazioni dei legamenti del ginocchio, disturbi associati al colpo di frusta e strappi muscolari, il professionista può mettere in campo esercizi di stretching dinamico, l’allenamento di resistenza, la meditazione e consigli nutrizionali generali per aiutare il benessere fisico e mentale di un paziente, promuovendo il recupero dopo un infortunio;
- completare il trattamento al quale ci si è sottoposti: collaborando con il fisiatra e il fisioterapista, può contribuire a individuare gli esercizi adatti al paziente e portare a conclusione il percorso di riabilitazione;
- prevenire e gestire una varietà di diversi problemi di salute: grazie all’attività fisica si riduce il rischio di sviluppare malattie croniche come il diabete o l’ipertensione, i disturbi del sonno e dell’umore, e prevenirne le complicanze;
- alleviare e migliorare il dolore cronico: l’attività fisica può migliorare significativamente la funzione fisica in coloro che soffrono di dolore cronico, comprese condizioni come l’artrite reumatoide, l’osteoartrite, la fibromialgia e il disagio lombare.
Sarà il medico a consigliare eventualmente il ricorso alla chinesiterapia laddove fosse opportuno e utile.