La comunità medica internazionale riconosce il ruolo benefico delle cure termali, tra le più antiche forme di terapia disponibili in Occidente, derivanti dalla tradizione millenaria del termalismo, e anche il Ministero della Salute le considera come
“un punto d’incontro tra diverse forme di cultura medica finalizzate non solo alla terapia e alla riabilitazione ma anche al mantenimento della salute”.
Il nostro Paese, d’altronde, è ricco di impianti termali, grazie alla sua conformazione idrogeologica; stando a quanto riportato sul sito del Ministero, sul nostro territorio nazionale sono presenti oltre 380 Centri termali accreditati, in cui accedere a un’ampia varietà di acque destinate all’impiego in diverse aree cliniche, in particolare:
- dermatologia;
- sindrome metabolica;
- muscolo-scheletrica;
- riabilitativa;
- respiratoria.
L’assistenza termale rientra nell’elenco delle prestazioni comprese dai cosiddetti LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza, è quindi possibile usufruire di cure termali a carico del servizio SSN, a determinate condizioni e nei limiti di un ciclo di cure ogni anno (due per soggetti riconosciuti invalidi).
Ricordiamo agli iscritti che anche i Piani Sanitari del Fondo Sanimoda prevedono il pagamento delle spese sostenute per cure termali (escluse le spese alberghiere) conseguenti a malattia o a infortunio, purché siano effettuate da personale medico o paramedico abilitato o presso Istituti autorizzati all’esercizio delle attività sanitarie termali.
Non sono coperte le prestazioni effettuate presso palestre, club ginnico-sportivi, studi estetici, alberghi salute, medical hotel, centri benessere anche se con annesso centro medico.
Ma cosa si intende per cure termali, quali sono le malattie che possono essere trattate con questa pratica e quali sono le forme terapeutiche disponibili? Scopriamolo insieme.
Cosa si intende per cure termali
Di cosa parliamo in questo articolo
Le cure termali, o più correttamente la medicina termale, sono una branca della medicina che utilizza a scopo terapeutico la cosiddetta crenoterapia, ovvero una tecnica appartenente alla categoria della medicina naturale che fa uso dei mezzi termali per trattare particolari disturbi sanitari.
Si parla di medicina naturale in quanto questi mezzi termali impiegati sono, appunto, naturali, quindi non riproducibili artificialmente.
Anche dette cure idro-fango-termali, utilizzano come mezzo curativo esclusivo le acque minerali in differenti forme – fluente, aerosolizzata, micronizzata, vaporizzata – o loro derivati, ad esempio fanghi e muffe.
Le acque minerali
Come illustra la Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale (FoRST) di Federterme, le acque termali vengono classificate in base ad alcuni criteri specifici, che riportiamo di seguito:
- caratteri generali: colore, odore, sapore, limpidità, colloidi;
- analisi chimico-fisiche: temperatura, densità, indice di rifrazione, abbassamento crioscopico, pressione osmotica, pH, conducibilità elettrica;
- risultati delle analisi chimiche: residuo fisso a 100°C, a 180°C, al rosso scuro, ammoniaca, nitriti, nitrati, ossigeno, idrogeno solforato, grado solfidrometrico, durezza, alcalinità, arsenico, ozono, azione catalitica, reazione al cloridrato di benzidina, gas.
In base alle proprietà terapeutiche e alle caratteristiche chimiche, fisiche e chimico-fisiche, le acque si dividono nelle seguenti categorie.
- Acque da bibita:
- oligominerali, con residuo a 180° non superiore a 0,200°/00;
- medio minerali, con residuo a 180° superiore a 0,200°/00 inferiore a 1,00°/00;
- minerali, a loro volta suddivise in decine di ulteriori tipologie (salse, solfuree, bicarbonate, solfate, ecc…).
- Acque da bagno:
- fredde, con temperatura non superiore a 20°C, divise in salse, solfuree e bicarbonate;
- ipotermali, con temperatura tra 20° e 30°C, anch’esse divise in salse, solfuree e bicarbonate;
- termali, con temperatura tra 30° e 40°C, divise in salse, solfuree e solfate;
- ipertermali, con temperatura superiore a 40°C, divise in salse, solfuree, bicarbonate, solfate.
La comunità medica e scientifica riconoscono a queste acque un’efficacia terapeutica nelle differenti fasi di prevenzione, cura e riabilitazione di alcune malattie.
Vediamo quali.
Quali sono le malattie da trattare con le cure termali
L’elenco delle malattie che possono trarre beneficio dalle cure termali, e per le quali è possibile accedere alle prestazioni del SSN, sono indicate nell’allegato 9 del dPCM 12 gennaio 2017 sui nuovi LEA (consultabile qui).
Quali sono queste patologie?
- Malattie reumatiche: osteoartrosi e altre forme degenerative, reumatismi extra articolari.
- Malattie delle vie respiratorie: sindromi rinosinusitiche-bronchiali croniche, bronchiti croniche semplici o accompagnate a componente ostruttiva, con esclusione dell’asma e dell’enfisema avanzato, complicato da insufficienza respiratoria grave o da cuore polmonare cronico.
- Malattie dermatologiche: psoriasi (esclusa la forma pustolosa, eritrodermica), eczema e dermatite atopica (escluse le forme acute vescicolari ed essudative), dermatite seborroica ricorrente.
- Malattie ginecologiche: sclerosi dolorosa del connettivo pelvico di natura cicatriziale o involutiva, leucorrea persistente da vaginiti croniche aspecifiche o distrofiche.
- Malattie O.R.L. (otorinolaringoiatria): rinopatia vasomotoria, faringolaringiti croniche, sinusiti croniche, stenosi tubariche, otiti catarrali croniche, otiti croniche purulente non colesteatomatose.
- Malattie dell’apparato urinario: calcolosi delle vie urinarie e sue recidive.
- Malattie vascolari: postumi di flebopatie di tipo cronico.
- Malattie dell’apparato gastroenterico: dispepsia di origine gastroenterica e biliare, sindrome dell’intestino irritabile nella varietà con stipsi.
Vediamo, ora, quali sono le cure termali alle quali è possibile sottoporsi per il trattamento delle presenti patologie.
Quali sono le cure termali disponibili?
Come si svolgono le cure termali? Abbiamo visto che l’elemento centrale di questa branca della medicina è l’acqua minerale, che può essere impiegata in vari modi e forme.
Vediamo quali sono, quindi, le opzioni disponibili a scopo curativo, anch’esse elencate nel succitato allegato n.9 dei LEA.
- Annettamento: fanghi più bagni o docce effettuate con acque minerali per malattie artroreumatiche.
- Fanghi più bagni terapeutici.
- Bagni per malattie artroreumatiche.
- Bagni per malattie dermatologiche.
- Stufe o grotte.
- Cure inalatorie: inalazioni, nebulizzazioni, aerosol, humages.
- Irrigazioni vaginali.
- Irrigazioni vaginali più bagni.
- Docce rettali.
- Cure idropiniche per calcolosi delle vie urinarie e sue recidive.
- Cure idropiniche per malattie dell’apparato gastroenterico.
- Ciclo di cura della sordità rinogena, comprendente:
- visita specialistica;
- esame audiometrico;
- insufflazioni endotimpaniche;
- cure inalatorie.
- Ciclo di cura integrato della ventilazione polmonare controllata, comprendente:
- visita specialistica;
- ventilazioni polmonari medicate e non;
- aerosol, inalazioni o nebulizzazioni.
- Ciclo di idrofangobalneoterapia, comprendente:
- visita specialistica;
- fanghi epatici;
- bagni carbogassosi;
- cure idropiniche.
- Ciclo di cura dei postumi di flebopatie di tipo cronico, comprendente:
- visita specialistica;
- elettrocardiogramma;
- esami ematochimici (azotemia, glicemia, uricemia, colesterolo totale e HDL, trigliceridi);
- esami strumentali (oscillometria, doppler);
- bagni “terapeutici” con idromassaggio.
- Ciclo di ventilazione polmonare controllate, comprendente:
- visita specialistica;
- ventilazioni polmonari medicate e non.
- Ciclo di cure per la riabilitazione motoria, comprendente:
- visite mediche (prescrizioni terapeutiche, assistenza sanitaria, compilazione e aggiornamento della speciale cartella clinica);
- indagini specialistiche e di laboratorio (esami radiologici, esami elettrodiagnostici ed elettromiografici, altre indagini specialistiche se necessarie);
- trattamenti medicamentosi, fisioterapici, riabilitativi funzionali e complementari;
- crenochinesiterapia (bagni termali, ozonizzati o meno, con o senza massaggio subacqueo, fanghi termali, trattamenti termali per angiopatie);
- fisioterapia (ginnastica attiva e passiva, elettroterapia esogena ed endogena, etc);
- altre terapie strumentali e medicamentose.
- Ciclo di cura per la riabilitazione della funzione respiratoria, comprendente:
- visite mediche (prescrizioni terapeutiche, assistenza sanitaria, compilazione ed aggiornamento della speciale cartella clinica);
- indagini specialistiche e di laboratorio (spirometria, ergometria, ECG, radiografia del torace nelle due proiezioni ortogonali, esame dell’espettorato previo arricchimento, esami ematochimici, se ritenuti necessari);
- trattamenti medicamentosi, fisioterapici, riabilitativi funzionali e complementari;
- fisiokinesiterapia, ginnastica respiratoria, ergometria, ventilazione polmonare controllata, medicata o non;
- ossigenoterapia;
- cure inalatorie (utilizzando, quando indicato, anche il nebulizzatore ultrasonico).
- Ciclo di prestazioni termali e complementari integrate per forme reumoartropatiche, comprendente:
- prestazioni termali fondamentali: fanghi più bagni o docce effettuate con acque minerali per malattie artroreumatiche;
- prestazioni complementari e/o accessorie.
- Ciclo di prestazioni termali e complementari integrate per forme reumoartropatiche, comprendente:
- prestazioni termali fondamentali: fanghi più bagni terapeutici, bagni per malattie artroreumatiche, stufe o grotte;
- prestazioni complementari e/o accessorie.
- Ciclo di prestazioni termali e complementari integrate per forme bronco asmatiche, comprendente:
- prestazioni idrotermali fondamentali: inalazioni, aerosol, nebulizzazioni o polverizzazioni;
- Ciclo di prestazioni complementari o accessorie, fino a un massimo complessivo di 12 delle seguenti prestazioni:
- docce nasali;
- ventilazioni polmonari;
- irrigazioni vaginali.
Ricordiamo che queste cure vanno eseguite solo dietro prescrizione medica, da personale qualificato presso strutture abilitate.